Al via il percorso partecipato per la Next Ilva

Codesign Toscana sta conducendo dei tavoli di coprogettazione selezionati per macro-temi. «Gli architetti di NuovaB hanno già realizzato un progetto per il recupero degli edifici ma è fondamentale anche arrivare a definire nel dettaglio le funzioni che questo luogo deve avere per entrare a far parte del tessuto cittadino»spiega l'assessora Barbara Catalani
Data:

13/11/2023

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  • Comunicato stampa
Bike Sharing © Comune di Follonica - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

Per definire nel dettaglio il processo di recupero dell'Ilva di Follonica, l'Amministrazione comunale ha dato il via a un percorso partecipato che prevede il coinvolgimento di cittadine e cittadini provenienti da ambienti e realtà eterogenee, in modo da dare vita ad un progetto dalla forte identità ma, al contempo, realizzato secondo le aspirazioni e le esigenze che la città manifesta. Chiunque può dare il suo contributo: basta compilare il modulo che si trova sulla piattaforma di partecipazione digitale sul sito www.next-ilva.it/piattaforma/. Next ILVA, questo il nome del progetto, intende innescare scambi e sinergie che portino a superare la separazione fisica tra città e l’ex complesso industriale, facendo di quest’ultimo un luogo permeato dalla vita cittadina, un territorio arricchito da attività e da esperienze innovative. Il percorso di coprogettazione si inserisce in questo contesto per far emergere continue istanze di integrazione e dialogo e per immaginare funzioni di tipo ricettivo, produttivo, culturale, formativo, culturale/sociale e sportivo per il complesso riportando, attraverso la partecipazione delle comunità locale, ogni genere di attività umana all’interno degli spazi dell'Ilva. A questo fine, Codesign Toscana sta conducendo dei tavoli di coprogettazione selezionati per macro-temi: sport, formazione, arte e cultura, accoglienza, ristoro e divulgazione. Gli edifici di prossima realizzazione sono infatti l'area sport, la ex-falegnameria-scuola media, la torre dell’orologio, le case dei lavoranti e la ciminiera. Con l’organizzazione dei tavoli, Codesign Toscana si pone l’obiettivo di far emergere i desiderata, aspettative e bisogni relativi alle aree target, definendo  visioni comuni per avviare potenziali progettazioni e gestioni collaborative in grado di integrare soggetti, politiche, progetti strategici e risorse del territorio di riferimento. E chiunque può collaborare lasciando il proprio contributo sulla piattaforma di  navigazione geolocalizzata. Si tratta di un sistema che intende mettere in connessione tra di loro soggetti proponenti e fornire uno spazio in cui chiunque può formulare proposte, conoscere le progettualità e filtrare i punti di interesse (POI) su base geografica e tematica. «Con il progetto Next Ilva è stato chiesto agli architetti di NuvolaB dare a Follonica un nuovo centro cittadino, dove si possa vivere quotidianamente – spiega il sindaco Andrea Benini – L'Ilva non è un'isola irraggiungibile ma va riconnessa con la città. Ci sono connessioni già in essere e altre se ne possono fare. Con questo progetto volevamo rendere permeabile questo limite e il percorso partecipato gestito da Codesign Toscana punta proprio a questo, tramite il coinvolgimento di cittadine e cittadini».«Il progetto Next ILVA vuole definire una nuova visione dell’area, collettiva e partecipata, ascoltando richieste, necessità, aspirazioni degli abitanti del quartiere per connetterlo al resto della città – spiega l'assessora Barbara Catalani – Un percorso che mira a definire una nuova visione complessiva di quartiere. Gli architetti di NuovaB hanno già realizzato un progetto per il recupero degli edifici ma è fondamentale anche arrivare a definire nel dettaglio le funzioni che questo luogo deve avere per entrare a far parte del tessuto cittadino. La funzione culturale preponderante dell'Ilva è già ben rappresentata degli edifici recuperati con i fondi Piuss, come la Fonderia Leopolda, oggi Teatro, la Fonderia Uno, oggi centro polivalente, e il Forno San Ferdinando, sede del Museo Magma – conclude Catalani – Rimaneva il perno della rigenerazione complessiva dell'area, al quale stiamo lavorando con grande impegno».

A cura di

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Numero comunicato

2013

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento: 10/07/2024 07:10

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