Descrizione
Il progetto La mia Follonica da un lato supporta le esigenze di socialità e autonomia delle persone con disabilità, dall’altro prende spunto e sviluppa le esigenze del MAGMA sia da un punto di vista promozionale che di creazione di nuovi contenuti, aiutando il Museo a porsi come la casa di tutta la comunità, anche nei suoi soggetti più fragili.
L’interazione con le collezioni deve inoltre proporre nuovi contenuti, utili alla comunità tutta per comprendere nuovi punti di vista. In queste modo si passa dal concetto di fruizione museale a quello di partecipazione, vera frontiera per conferire significato ai Musei del presente e del futuro.
La progettualità 2025, frutto della collaborazione tra Cooperativa Zoe e Cooperativa Arcobaleno, trae ispirazione dalla nuova opera esposta nel piano interrato del MAGMA: ‘’Topografia Urbana Partecipata’’. L’allestimento offre la narrazione collettiva di una Follonica che emerge dalla voce dei suoi cittadini, attraverso aneddoti, sensazioni, emozioni. I luoghi fisici diventano luoghi della memoria e, attraverso l’opera, l’esperienza individuale si trasforma in memoria collettiva.
Le persone con Sindrome di Down e Disturbo dello Spettro Autistico sono parte attiva della comunità follonichese e la nostra ricerca riguarda proprio la loro percezione dello spazio urbano: a cosa sono legati? La memoria differisce in maniera sostanziale con quelle delle altre persone? O si muove secondo le stesse esigenze. Il progetto, che attraverso l’elaborazione artistica proverà a far raccontare Follonica dalle persone con handicap, verrà affiancato da attività in esterna, in cui saranno i protagonisti del progetto a guidarci nei loro luoghi del cuore per potenziare l’autonomia e l’orientamento urbano.
Il laboratorio del 29 maggio, alle ore 17 è il primo dei quattro previsti nel progetto ed è aperto anche alle famiglie. I laboratori avranno lo scopo di completare la narrazione di una parte di Follonica legata alla propria memoria attraverso l’arte. Ciascun partecipante realizzerà una cartolina utilizzando il collage, il disegno a tempera, acquarello, l’argilla. Tutte insieme comporranno una nuova prospettiva di Follonica, basata sui ricordi. Il progetto si svilupperà su quattro incontri che avranno come confronto la Topografia Urbana Partecipata esposta nel piano interrato.
Obiettivo è quello di stimolare la creatività, la memoria emozionale e l'orientamento urbano dei partecipanti.