Il 15 ottobre 2015 è stato presentato dalla Commissione Europea il nuovo Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia, che integra i principi e gli obiettivi del Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) e del Mayors Adapt, iniziativa lanciata dalla Commissione il 29 Gennaio 2008, nell'ambito della seconda edizione della Settimana Europea dell'Energia Sostenibile (EUSEW 2008).
Firmando il Protocollo di adesione al nuovo Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia, il Comune di Follonica si impegna a raggiungere entro il 2030 l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 40% e ad adottare un approccio integrato con l’inserimento di azioni di mitigazione ed adattamento, da intraprendere sia nel settore pubblico che privato, nel piano d’azione (il PAESC - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima) che si impegna a redigere entro due anni dalla suddetta sottoscrizione.
impegnandosi così a redigere il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) entro due anni dalla suddetta adesione.
Di seguito il link
Il PAESC – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima è un documento programmatico con il quale gli enti locali pianificano le proprie azioni per raggiungere gli obiettivi fissati dal Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia:
Per questo motivo il PAESC presenta al suo interno sia azioni di mitigazione delle emissioni di CO2, che di adattamento ai cambiamenti climatici.
L’Amministrazione Comunale di Follonica ha aderito al nuovo Patto con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 70 del 29 Ottobre 2021 e con Deliberazione di Giunta Comunale n. 123 del 11 Giugno 2021 ha avviato il monitoraggio delle azioni di cui al PAES e congiuntamente la redazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC).
Il Piano è articolato in sezioni:
SEZIONE A - Inquadramento generale contenente l’analisi di contesto relativa al quadro normativo, agli aspetti territoriali, urbanistici, demografici, economici, energetici e climatici.
SEZIONE B - Inventario delle Emissioni di Base (BEI, Baseline Emission Inventory) ossia la raccolta ordinata dei dati che descrive lo stato emissivo (CO2) del Comune rispetto ad un anno di riferimento.
SEZIONE C - Strategia al 2030 e azioni di riduzione comprensiva della definizione della vision, ossia della direzione che l’autorita locale intende seguire per ridurre le proprie emissioni di CO2 e degli obiettivi di ciascuna azione di mitigazione del Piano. Sono state individuatele azioni già realizzate dal 2010(anno di riferimento) al 2022 a partire dal precedente Piano d’Azione (PAES) ed elaborato riassunti in formato tabellare l’elenco delle possibili ulteriori azioni da adottare, i relativi costi stimati, il risparmio energeticio e la riduzione delle emissioni che si prevede di conseguire.
SEZIONE D - Adattamento ai cambiamenti climatici comprensiva della valutazione dei rischi legati al cambiamento climatico e delle vulnerabilità territoriali dal punto di vista climatico, socioeconomico, fisico-ambientale e della definizione delle azioni di adattamento per l’aumento di resilienza del territorio rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici.
Contestualmente al procedimento di redazione del PAESC è stata avviata una fase partecipativa alla redazione del PAESC rivolta alla cittadinanza ed ai portatori di interesse nata dalla necessità di un coinvolgimento attivo con chi opera e vive quotidianamente il territorio con la messa online di un questionario sul tema “ambiente ed energia” per indagare circa le conoscenze e la sensibilità del pubblico ai temi ambientali, promuovere una cultura del risparmio energetico, facendo comprendere ai cittadini l’importanza del ruolo che hanno nel raggiungimento di riduzione delle emissioni comunali. Il questionario e inoltre risultato utile all’Amministrazione in quanto ha permesso di creare consenso attorno alla costituzione del PAESC ma anche di sfruttare le opinioni dei cittadini per direzionare le prossime azioni.
ll Piano approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 45 del 20 Dicembre 2022 è stato trasmesso all’Ufficio Europeo del Patto dei Sindaci in modo che il Centro Comune di Ricerca (CCR) della Commissione Europea possa effettuarne una validazione basata su di una serie di criteri di ammissibilità e fornire una relazione contenente eventuali proposte per il miglioramento.E’ previsto il monitoraggio biennale delle azioni e la revisione completa, ogni quattro anni, dell’intero documento.